QUI VI PROPONIAMO ALCUNI ITINERARI NEI NOSTRI MONTI
Fai clic qui per modificare.
Gli itinerari naturalistici
Monte Capreo
da Carpineto Romano per il Passo della Fota, discesa per la Fonte del Rapiglio
Sprone Maraoni
da Gorga per la Fonte S. Marino, Colle Rava Inzuglio e il Lontro, discesa per i Prati della Valle
Monte Semprevisa
da Carpineto Romano per Pian della Faggeta e il Piano dell�Erdigheta, discesa per l�Acqua Mezzavalle
Monte Semprevisa
da Carpineto Romano per Pian della Faggeta e l�Acqua Mezzavalle
Monte Lupone
da Montelanico per Campo di Montelanico e la cresta Sud
Monte Lupone
da Segni per Campo di Segni e il versante Nord
Fonte S. Marino
Da Gorga alla Fonte S. Marino: l�accesso alla zona pi� tranquilla dei Lepini
Piano dell�Erdigheta e Monte Erdigheta
da Carpineto Romano per Pian della Faggeta
Monte Capreo (1421 m) - da Carpineto Romano per il Passo della Fota, discesa per la Fonte del Rapiglio
dislivello 760 m - tempo di salita 2.45 ore - tempo di discesa 2.15 ore - itinerario segnato (rosso) - carte IGM 159 IV NE (Carpineto Romano) 159 IV NO (Montelanico)
Traversato da un�antica mulattiera (e ora raggiunto da una grossa e deturpante strada sterrata), il Passo della Fota � tra i pi� importanti della catena dei Lepini. Mette infatti in comunicazione i centri del versante pontino (Valvisciolo, Norma), con Ia bella conca di Carpineto Romano. Dominata da una grossa croce metallica, Ia cima del Capreo � in realt� l'estremit� nord-occidentale del tratto pi� elevato della cresta sommitale dei Lepini, ed � un ottimo punto panoramico. E possibile utilizzare questo itinerario come prima tappa di una traversata verso Valvisciolo.
Da Carpineto Romano (604 m) si segue Ia strada asfaltata (cartello) che inizia dal centro del paese, e sale verso Pian della Faggeta. Si oltrepassa il ristorante "il Faggio", e 800 m dopo di questo, da un tornante a sinistra, si piega invece a destra per una strada sterrata all�inizio larga e scorrevole, tra i castagneti del versante settentrionale di M. Semprevisa. Conviene parcheggiare dopo altri 2 km, in un magnifico castagneto, prima che la strada diventi pi� ripida (780 m circa).
Si prosegue sulla strada, che alterna tratti scoscesi ad altri quasi in piano, ed offre un perfetto colpo d�occhio sul vecchio centro di Carpineto. Con qualche svolta, la strada sale ancora, e raggiunge la cresta sommitale dei Lepini al Passo della Fota (senza nome su IGM, 995 in 1.15 ore).
Subito prima di questo, iniziano a sinistra i segni rossi dell�Alta via, che puntano in direzione di M. Capreo. Si sale un valloncello, si supera un ripiano, poi si riprende a salire, un po� a destra dello spartiacque, fino al crinale delle Matreagne (1267 m). Ad un tratto in lieve pendenza, segue l�ultimo ripido pendio che porta alla Croce di Capreo (1421 m, 1.30 ore).
In discesa, conviene scendere per un tratto sull�itinerario di salita, e poi deviare a sinistra, calando direttamente e senza via obbligata al ripido vallone che conduce alla Fonte del Rapiglio (830 m, 1 ora). Da qui, un sentiero segnato riporta al Passo della Fota da cui si ridiscende al punto di partenza (1.15 ore).
Sprone Maraoni (1328 m) - da Gorga per la Fonte S. Marino, Colle Rava Inzuglio e il Lontro, discesa per i Prati della Valle
dislivello 550 m - tempo di salita 2.15 ore - tempo di discesa 1.45 ore - itinerario parzialmente segnato (bianco-rosso, giallo-rosso) - carta IGM 159 IV NE (Carpineto Romano)
Itinerario magnifico, forse il pi� riposante di tutti i Lepini. II solo tratto noioso � quello iniziale, lungo Ia sterrata per Ia Fonte S. Marino. Poi si traversano le magnifiche faggete tra M. Alto e M. Pisciarello, per raggiungere i pianori erbosi ormai sul versante di Morolo. Dal cocuzzolo dello Sprone Maraoni, magnifico colpo d�occhio verso Ia Ciociaria e gli Ernici-Simbruini. Stupendo in autunno per i colori del bosco, non faticoso anche se non brevissimo, l�itinerario � di orientamento un po� complesso, e pu� diventare problematico in caso di nebbia. Non dimenticare Ia carta IGM.
Da Gorga (766 m) si segue l'itinerario per la Fonte S. Marino (1134 m, 0.45 ore). Si prosegue nel vallone, per un sentiero sassoso con rari segni rossi, fino ad un magnifico pianoro erboso. Lo si attraversa, e si prosegue diritti nell�ampio vallone in lieve salita, compreso tra i cocuzzoli boscosi di M. Alto e di M. Pisciarello. Non lasciarsi tentare, in questo tratto, dalle tracce di sentiero che salgono pi� a destra, nel bosco.
Usciti dalla faggeta, si traversa un altro pianoro erboso (1334 m) dove sono due successivi recinti di pietra. Alla fine di questo ci si tiene un po� a sinistra, si risale un valloncello toccando tre piccole radure, e poi si scavalca un crinale sassoso scendendo nei pressi di un altro pianoro con recinto di pietra. Il sentiero tocca un bacino di acqua per il bestiame non segnato sulle carte, e raggiunge poi un percorso segnato in giallo-rosso, che sale dal versante di Morolo.
Si seguono i segni per una magnifica mulattiera sassosa, destreggiandosi a saliscendi tra i cocuzzoli di Colle Rava Inzuglio e della Monnetta, toccando un altro recinto di pietra e raggiungendo infine, con un�ultima discesa, il primo dei due pianori del Lontro (1245 m), dove sono numerosi rifugi di pastori. Al termine del primo pianoro, di fronte a un�immagine religiosa, sbuca il sentiero segnato che sale direttamente da Morolo. Si sale al secondo pianoro (altri rifugi di pastori), e poi si piega a destra per un breve pendio sassoso, seguendo i segni che portano al cocuzzolo dello Sprone Maraoni (1328 m, 1.30 ore), ottimo punto panoramico. Appena al di la � una grossa croce ben visibile da Morolo.
Si torna al pianoro superiore, si piega a destra, e si scende senza via obbligata nell�ampia conca compresa tra lo Sprone Maraoni, M. Alto e la costiera di M. Ermo e di M. Favitozzo.
Sbucati nella conca erbosa dei Prati della Valle (1150 m) li si attraversano per un tratto in discesa, per poi imboccare un sentierino evidente (e non segnato su IGM) che sale a sinistra, si congiunge a un altro tracciato a mezza costa, e obliqua verso destra a saliscendi, per aggirare il cocuzzolo di Cima Piccolaro. Si esce su un ennesimo pianoro erboso, lo si attraversa tenendosi a destra, e passando accanto ad un altro rifugio di pastori. Subito dopo ci si affaccia sul ripido gradino sassoso, percorso da un sentiero, al cui termine � la Fonte S. Marino (1.15 ore). Per La via di salita, si torna al punto di partenza (0.30 ore).
Monte Semprevisa (1536 m) - da Carpineto Romano per Pian della Faggeta e il Piano dell�Erdigheta, discesa per l�Acqua Mezzavalle
dislivello 710 m - tempo di salita 2.30 ore - tempo di discesa 1.15 ore - itinerario segnato (rosso) - carta IGM 159 IV SE (Roccagorga)
partenza da Carpineto Romano e dal Pian della Faggeta. La salita � assai dolce anche se piuttosto lunga. La discesa � estremamente sbrigativa, in un veloce vallone nel bosco che riporta a Pian della Faggeta.
Da Carpineto Romano (604 m) si raggiunge Pian della Faggeta (880 in, 7 km dal paese) e poi il Piano dell'Erdigheta (1198 m, 1. 15 ore) seguendo gli itinerari gi� descritti. Si prosegue in salita per pascoli, in direzione del cocuzzolo sommitale di M. Erdigheta. Fino a raggiungere il sentiero segnato che sale da Roccagorga: si va a destra, in direzione della vetta del Semprevisa (� anche possibile toccate Ia cima di M. Erdigheta, 1336 m, e poi ricollegarsi all'itinerario). Sempre su questo, si prosegue passando a poca distanza dall'Abisso Consolini, e raggiungendo in breve Ia vetta del Semprevisa (1536 m, 1.15 ore).
In discesa, si oltrepassa la cima per la larga cresta boscosa, fino alla Sella del Semprevisa (1335 m). Qui si lasciano a sinistra il sentiero che scende a Camporosello e quello di crinale percorso dall'Alta via, e si scende invece a destra, per il ripido sentiero che scende alla cisterna dell�Acqua Mezzavalle (non bere!), per poi proseguire senza problemi di itinerario, fino a Pian della Faggeta (1.15 ore).
Monte Semprevisa (1536 m) - da Carpineto Romano per Pian della Faggeta e l�Acqua Mezzavalle
dislivello 710 m - tempo di salita 2 ore - tempo di discesa 1.30 ore - itinerario segnato (rosso) - carta IGM 159 IV SE (Roccagorga)
E' il percorso pi� frequentato del Semprevisa, ed il pi� sbrigativo tra quelli che salgono dal versante di Carpineto Romano. La conca di Pian della Faggeta � assai caratteristica, ma sta man mano perdendo Ia sua atmosfera solitaria e selvaggia a causa di villini e vane costruzioni, che potrebbero essere eliminate. A poche decine di metri dall�inizio del sentiero, una grossa dolina nasconde l�imbocco di Pozzo Comune, interessante cavit� accessibile solo a speleologi esperti, che sfiora i 200 metri di profondit�. Molto interessante combinare Ia salita per questo itinerario con Ia discesa per il successivo.
Dal centro di Carpineto Romano (604 m) si segue la strada asfaltata (cartello) che porta a Pian della Faggeta. Il primo tratto e in netta salita, poi il percorso diventa a mezza costa, su un fondo stradale via via pi� dissestato. Superati alcuni villini, ci si affaccia sull�ampia conca di Pian della Faggeta (880 m, 7 km dal paese), dominata dagli scuri pendii boscosi del versante Nord di M. Semprevisa.
Si parcheggia all�inizio del pianoro, si tralascia la strada sterrata che lo attraversa in piano, e si imbocca invece la sterrata di destra, pi� ripida, che si segue fino alla prima curva. Prima di un gruppo di costruzioni, si lascia la strada e si inizia a seguire il percorso segnato. questo si tiene a destra ad un bivio, prosegue a mezza costa e poi in una valletta, e porta alla cisterna dell�Acqua Mezzavalle (1210 m). Attenzione a non bere: si tratta di acqua non sorgiva, utilizzata dal bestiame.
Si continua sul sentiero segnato, che prosegue per il fondovalle e raggiunge un bivio. Si lascia il sentiero di destra che conduce al Capreo e si sale alla Sella del Semprevisa (1335 m, 1.15 ore). Si piega a sinistra, e si prosegue fino alla vetta (1536 m, 0.45 ore). La discesa per questo itinerario richiede 1.15 ore fino a Pian della Faggeta.
Monte Lupone (1378 m) - da Montelanico per Campo di Montelanico e la cresta Sud
dislivello 610 m - tempo di salita 1,45 ore - tempo di discesa 1,15 ore - itinerario segnato (rosso) - carta IGM 159 IV NO (Montelanico)
Dei pianori dei Lepini, anche a causa delle cattive condizioni della strada di accesso, Campo di Montelanico � forse il pi� selvaggio e solitario: l�itinerario che sale da qui alla vetta di M. Lupone � il pi� breve in assoluto per questa bella montagna, e percorre una lunga dorsale da cui lo sguardo si allarga sulla Selva di Cori. L 'ultimo tratto di strada potr� indurre qualcuno ad allungare la camminata, parcheggiando prima del pianoro. In tutti i casi, occorre rifornirsi d�acqua in paese: non ci sono sorgenti n� sul pianoro n� lungo il sentiero.
Dal centro di Montelanico (297 m) si segue la strada che esce a sud est dal paese, traversa un ampio pianoro, passa accanto alle case di Pietrito (375 m) e poi inizia a salire il brullo fianco della montagna, con ampi tornanti. In questo tratto, esiste un sentiero segnato che utilizza invece le scorciatoie. Dopo una cisterna, la strada peggiora ulteriormente e porta al margine di Campo di Montelanico (757 m, 8 km e 2 ore, se a piedi, dal paese).
Il sentiero segnato traversa il piano, sale brevemente nel bosco, fino a raggiungere (970 m) Ia cresta spartiacque dei Lepini, boscosa in questo tratto. Si piega a destra, e la si segue interamente, senza possibilit� di errori, fino ad uscire allo scoperto nei pressi del piccolo valico (1250 m) dove arriva a sinistra il sentiero segnato che proviene dalla Selva di Cori. Un ultimo tratto ghiaioso, ad ampi gradoni, conduce alla vetta (1378 m, 1,45 ore). In discesa, sono necessarie 1,15 ore. E' anche possibile, dopo aver sceso il primo tratto di cresta, piegare a sinistra in direzione del margine settentrionale del pianoro. Numerose tracce di bestiame indicano la strada: alla fine si incontra una grossa mulattiera nel bosco (proviene da Campo di Segni) che porta in breve, verso destra, al punto di partenza (1 ora).
Monte Lupone (1378 m) - da Segni per Campo di Segni e il versante Nord
dislivello 540 m - tempo di salita 1,45 ore - tempo di discesa 1 ora - itinerario segnato (rosso) - carta IGM 159 IV NO (Montelanico)
Percorso interessante, non lungo, ripido per un tratto, che sale alla vetta pi� settentrionale dei Lepini attraverso una magnifica faggeta d�alto fusto. Alla base il Campo di Segni. un magnifico pianoro erboso punteggiato da capanne di pastori e popolato dal bestiame al pascolo. La vetta � un rinomato belvedere verso i Lepini, i gruppi maggiori dell�Appennino e Ia costa.
Da Segni (650 m) Si segue la strada per Roccamassima, che costeggia il versante settentrionale dei Lepini. Dopo 3,5 km, prima che inizi Ia discesa, si stacca a sinistra una strada asfaltata, che sale con ampie curve e prosegue poi, pi� scoscesa, tino ad affacciarsi sul pianoro di Campo di Segni, che si raggiunge con una ripida discesa. Qui (835 m circa) si parcheggia.
Si traversa il bellissimo pianoro erboso puntando all�imbocco di un valloncello sassoso, raggiungibile anche in auto per a sterrata che aggira a sinistra il pianoro. Si risale il vallone (segni rossi abbondanti) fin dove questo termina in corrispondenza di una crestina orizzontale (950 m circa). Qui si piega a destra, e si inizia a salire nella magnifica faggeta d'alto fusto, con percorso via via pi� ripido e faticoso. In alto il sentiero si sposta a sinistra, segue una crestina rocciosa, e poi si affaccia sul pianoro sommitale della montagna: la vetta pi� alta � pochi metri a sud, e si raggiunge in pochi minuti. Dalla cima (1378 m, 1.45 ore), magnifico panorama verso i Lepini e la costa.
Da Gorga alla Fonte S. Marino - l�accesso alla zona pi� tranquilla dei Lepini
dislivello 180 m - tempo di salita 0.45 ore - tempo di discesa 0.30 ore - itinerario segnato (bianco-rosso) - carta IGM 159 IV NE (Carpineto Romano)
In partenza da Gorga, arroccata a dominare Ia piana di Anagni, � possibile addentrarsi nell�angolo pi� tranquillo, intatto e piacevole dei Lepini. L�itinerario che dalla fresca Fonte S. Marino si inoltra in un complesso sistema di cocuzzoli e pianori � forse il pi� piacevole, in assoluto, del gruppo. La passeggiata fino alla fonte, lungo una strada sterrata trasformata in un discutibile "sentiero natura" � comunque Ia via di accesso obbligata: in tutti i casi, conviene proseguire brevemente fino ai pianori erbosi a pochi minuti dal fontanile.
Da Gorga (766 m) si torna per 500 m in direzione di Colleferro e Anagni, per imboccare una grossa strada asfaltata che traversa verso sud una zona di nuove costruzioni. Arrivando dalla pianura, il bivio � riconoscibile perch�, subito dopo, la strada inizia a scendere verso il vecchio centro del paese. Dopo circa 1 km, ancora in vista di Gorga, l�asfalto termina (790 m) presso un enorme serbatoio dell�acquedotto. Conviene senz�altro proseguire in auto, superando un primo tratto ripido, e continuando senza problemi. La strada traversa a mezza costa, raggiunge il Fosso delle Cannavine, e lo percorre fino a un secondo serbatoio (930 m, 3 km dal paese, 0.30 ore se a piedi dalla fine dell�asfalto), in una conca ai piedi di M. Pietracquare. Una ripida rampa impedisce il passaggio a quasi tutte le auto.
Si continua a piedi, superando la rampa e proseguendo a mezza costa con piacevole panorama sulla costiera che va dalla Cima Carpino al M. S. Marino. Si traversa il boscoso Fosso dell�Orso, si continua a mezza costa, e si raggiunge il fondo della Valle Canali a pochi minuti di distanza dalla Fonte S. Marino (1134 m, 0.45 ore dal Fosso delle Cannavine). Conviene senz�altro proseguire nella valle al di la del fontanile: pochi minuti di cammino portano ad una serie di magnifici pianori erbosi, ottimi per una sosta. In discesa, calcolare 0.30 ore fino al Fosso delle Cannavine, ed altrettanto, se a piedi, fino all�inizio della strada asfaltata.
Piano dell�Erdigheta (1198 m) e Monte Erdigheta (1336 m) - da Carpineto Romano per Pian della Faggeta
dislivello 550 m - tempo di salita 1.45 ore - tempo di discesa 1.15 ore - itinerario segnato (rosso) - carta IGM 159 IV SE (Roccagorga)
Itinerario piacevole, interessante e solitario nonostante le strade sterrate aperte con troppo entusiasmo, anni fa, nella zona. I boschi sono molto belli, il panorama dal M. Erdigheta � particolarmente interessante, il Piano dell�Erdigheta � ottimo per una piacevole sosta. Attenzione in caso di nebbia, nell�attraversamento del pianoro: il sentiero � per� segnato in maniera abbondante.
Da Carpineto Romano (604 m) si sale come detto all�it. come per il Semprevisa al margine di Pian della Faggeta (880 in). Si parcheggia, e si attraversa il piano seguendo il percorso della strada sterrata. Ad una netta curva, il sentiero segnato abbandona La strada, e continua a salire a sinistra di questa, per un canalone ripido ed evidente. Si incrocia per due volte La strada sterrata, e si continua fino ad un largo crinale, lungo il quale il sentiero prosegue fino ad affacciarsi sul Piano dell�Erdigheta (1198 m, 1.15 ore). Per rifornirsi d�acqua, � possibile seguire il valloncello che scende ad est dal pianoro e porta in breve alla Fonte di Valle Perti (1047 m, 0.30 ore a/r).
Per raggiungere La vetta di M. Erdigheta basta salire per pascoli in direzione della cresta spartiacque: la vetta � la pi� a destra (nord) delle due elevazioni secondarie sul crinale: prima di toccarla, si raggiunge il sentiero segnato che proviene da Roccagorga. Fino al punto pi� alto (1336 m) occorrono 0.30 ore dal pianoro. In discesa, calcolare 1.15 ore dalla vetta dell�Erdigheta a Pian della Faggeta.
Monte Capreo
da Carpineto Romano per il Passo della Fota, discesa per la Fonte del Rapiglio
Sprone Maraoni
da Gorga per la Fonte S. Marino, Colle Rava Inzuglio e il Lontro, discesa per i Prati della Valle
Monte Semprevisa
da Carpineto Romano per Pian della Faggeta e il Piano dell�Erdigheta, discesa per l�Acqua Mezzavalle
Monte Semprevisa
da Carpineto Romano per Pian della Faggeta e l�Acqua Mezzavalle
Monte Lupone
da Montelanico per Campo di Montelanico e la cresta Sud
Monte Lupone
da Segni per Campo di Segni e il versante Nord
Fonte S. Marino
Da Gorga alla Fonte S. Marino: l�accesso alla zona pi� tranquilla dei Lepini
Piano dell�Erdigheta e Monte Erdigheta
da Carpineto Romano per Pian della Faggeta
Monte Capreo (1421 m) - da Carpineto Romano per il Passo della Fota, discesa per la Fonte del Rapiglio
dislivello 760 m - tempo di salita 2.45 ore - tempo di discesa 2.15 ore - itinerario segnato (rosso) - carte IGM 159 IV NE (Carpineto Romano) 159 IV NO (Montelanico)
Traversato da un�antica mulattiera (e ora raggiunto da una grossa e deturpante strada sterrata), il Passo della Fota � tra i pi� importanti della catena dei Lepini. Mette infatti in comunicazione i centri del versante pontino (Valvisciolo, Norma), con Ia bella conca di Carpineto Romano. Dominata da una grossa croce metallica, Ia cima del Capreo � in realt� l'estremit� nord-occidentale del tratto pi� elevato della cresta sommitale dei Lepini, ed � un ottimo punto panoramico. E possibile utilizzare questo itinerario come prima tappa di una traversata verso Valvisciolo.
Da Carpineto Romano (604 m) si segue Ia strada asfaltata (cartello) che inizia dal centro del paese, e sale verso Pian della Faggeta. Si oltrepassa il ristorante "il Faggio", e 800 m dopo di questo, da un tornante a sinistra, si piega invece a destra per una strada sterrata all�inizio larga e scorrevole, tra i castagneti del versante settentrionale di M. Semprevisa. Conviene parcheggiare dopo altri 2 km, in un magnifico castagneto, prima che la strada diventi pi� ripida (780 m circa).
Si prosegue sulla strada, che alterna tratti scoscesi ad altri quasi in piano, ed offre un perfetto colpo d�occhio sul vecchio centro di Carpineto. Con qualche svolta, la strada sale ancora, e raggiunge la cresta sommitale dei Lepini al Passo della Fota (senza nome su IGM, 995 in 1.15 ore).
Subito prima di questo, iniziano a sinistra i segni rossi dell�Alta via, che puntano in direzione di M. Capreo. Si sale un valloncello, si supera un ripiano, poi si riprende a salire, un po� a destra dello spartiacque, fino al crinale delle Matreagne (1267 m). Ad un tratto in lieve pendenza, segue l�ultimo ripido pendio che porta alla Croce di Capreo (1421 m, 1.30 ore).
In discesa, conviene scendere per un tratto sull�itinerario di salita, e poi deviare a sinistra, calando direttamente e senza via obbligata al ripido vallone che conduce alla Fonte del Rapiglio (830 m, 1 ora). Da qui, un sentiero segnato riporta al Passo della Fota da cui si ridiscende al punto di partenza (1.15 ore).
Sprone Maraoni (1328 m) - da Gorga per la Fonte S. Marino, Colle Rava Inzuglio e il Lontro, discesa per i Prati della Valle
dislivello 550 m - tempo di salita 2.15 ore - tempo di discesa 1.45 ore - itinerario parzialmente segnato (bianco-rosso, giallo-rosso) - carta IGM 159 IV NE (Carpineto Romano)
Itinerario magnifico, forse il pi� riposante di tutti i Lepini. II solo tratto noioso � quello iniziale, lungo Ia sterrata per Ia Fonte S. Marino. Poi si traversano le magnifiche faggete tra M. Alto e M. Pisciarello, per raggiungere i pianori erbosi ormai sul versante di Morolo. Dal cocuzzolo dello Sprone Maraoni, magnifico colpo d�occhio verso Ia Ciociaria e gli Ernici-Simbruini. Stupendo in autunno per i colori del bosco, non faticoso anche se non brevissimo, l�itinerario � di orientamento un po� complesso, e pu� diventare problematico in caso di nebbia. Non dimenticare Ia carta IGM.
Da Gorga (766 m) si segue l'itinerario per la Fonte S. Marino (1134 m, 0.45 ore). Si prosegue nel vallone, per un sentiero sassoso con rari segni rossi, fino ad un magnifico pianoro erboso. Lo si attraversa, e si prosegue diritti nell�ampio vallone in lieve salita, compreso tra i cocuzzoli boscosi di M. Alto e di M. Pisciarello. Non lasciarsi tentare, in questo tratto, dalle tracce di sentiero che salgono pi� a destra, nel bosco.
Usciti dalla faggeta, si traversa un altro pianoro erboso (1334 m) dove sono due successivi recinti di pietra. Alla fine di questo ci si tiene un po� a sinistra, si risale un valloncello toccando tre piccole radure, e poi si scavalca un crinale sassoso scendendo nei pressi di un altro pianoro con recinto di pietra. Il sentiero tocca un bacino di acqua per il bestiame non segnato sulle carte, e raggiunge poi un percorso segnato in giallo-rosso, che sale dal versante di Morolo.
Si seguono i segni per una magnifica mulattiera sassosa, destreggiandosi a saliscendi tra i cocuzzoli di Colle Rava Inzuglio e della Monnetta, toccando un altro recinto di pietra e raggiungendo infine, con un�ultima discesa, il primo dei due pianori del Lontro (1245 m), dove sono numerosi rifugi di pastori. Al termine del primo pianoro, di fronte a un�immagine religiosa, sbuca il sentiero segnato che sale direttamente da Morolo. Si sale al secondo pianoro (altri rifugi di pastori), e poi si piega a destra per un breve pendio sassoso, seguendo i segni che portano al cocuzzolo dello Sprone Maraoni (1328 m, 1.30 ore), ottimo punto panoramico. Appena al di la � una grossa croce ben visibile da Morolo.
Si torna al pianoro superiore, si piega a destra, e si scende senza via obbligata nell�ampia conca compresa tra lo Sprone Maraoni, M. Alto e la costiera di M. Ermo e di M. Favitozzo.
Sbucati nella conca erbosa dei Prati della Valle (1150 m) li si attraversano per un tratto in discesa, per poi imboccare un sentierino evidente (e non segnato su IGM) che sale a sinistra, si congiunge a un altro tracciato a mezza costa, e obliqua verso destra a saliscendi, per aggirare il cocuzzolo di Cima Piccolaro. Si esce su un ennesimo pianoro erboso, lo si attraversa tenendosi a destra, e passando accanto ad un altro rifugio di pastori. Subito dopo ci si affaccia sul ripido gradino sassoso, percorso da un sentiero, al cui termine � la Fonte S. Marino (1.15 ore). Per La via di salita, si torna al punto di partenza (0.30 ore).
Monte Semprevisa (1536 m) - da Carpineto Romano per Pian della Faggeta e il Piano dell�Erdigheta, discesa per l�Acqua Mezzavalle
dislivello 710 m - tempo di salita 2.30 ore - tempo di discesa 1.15 ore - itinerario segnato (rosso) - carta IGM 159 IV SE (Roccagorga)
partenza da Carpineto Romano e dal Pian della Faggeta. La salita � assai dolce anche se piuttosto lunga. La discesa � estremamente sbrigativa, in un veloce vallone nel bosco che riporta a Pian della Faggeta.
Da Carpineto Romano (604 m) si raggiunge Pian della Faggeta (880 in, 7 km dal paese) e poi il Piano dell'Erdigheta (1198 m, 1. 15 ore) seguendo gli itinerari gi� descritti. Si prosegue in salita per pascoli, in direzione del cocuzzolo sommitale di M. Erdigheta. Fino a raggiungere il sentiero segnato che sale da Roccagorga: si va a destra, in direzione della vetta del Semprevisa (� anche possibile toccate Ia cima di M. Erdigheta, 1336 m, e poi ricollegarsi all'itinerario). Sempre su questo, si prosegue passando a poca distanza dall'Abisso Consolini, e raggiungendo in breve Ia vetta del Semprevisa (1536 m, 1.15 ore).
In discesa, si oltrepassa la cima per la larga cresta boscosa, fino alla Sella del Semprevisa (1335 m). Qui si lasciano a sinistra il sentiero che scende a Camporosello e quello di crinale percorso dall'Alta via, e si scende invece a destra, per il ripido sentiero che scende alla cisterna dell�Acqua Mezzavalle (non bere!), per poi proseguire senza problemi di itinerario, fino a Pian della Faggeta (1.15 ore).
Monte Semprevisa (1536 m) - da Carpineto Romano per Pian della Faggeta e l�Acqua Mezzavalle
dislivello 710 m - tempo di salita 2 ore - tempo di discesa 1.30 ore - itinerario segnato (rosso) - carta IGM 159 IV SE (Roccagorga)
E' il percorso pi� frequentato del Semprevisa, ed il pi� sbrigativo tra quelli che salgono dal versante di Carpineto Romano. La conca di Pian della Faggeta � assai caratteristica, ma sta man mano perdendo Ia sua atmosfera solitaria e selvaggia a causa di villini e vane costruzioni, che potrebbero essere eliminate. A poche decine di metri dall�inizio del sentiero, una grossa dolina nasconde l�imbocco di Pozzo Comune, interessante cavit� accessibile solo a speleologi esperti, che sfiora i 200 metri di profondit�. Molto interessante combinare Ia salita per questo itinerario con Ia discesa per il successivo.
Dal centro di Carpineto Romano (604 m) si segue la strada asfaltata (cartello) che porta a Pian della Faggeta. Il primo tratto e in netta salita, poi il percorso diventa a mezza costa, su un fondo stradale via via pi� dissestato. Superati alcuni villini, ci si affaccia sull�ampia conca di Pian della Faggeta (880 m, 7 km dal paese), dominata dagli scuri pendii boscosi del versante Nord di M. Semprevisa.
Si parcheggia all�inizio del pianoro, si tralascia la strada sterrata che lo attraversa in piano, e si imbocca invece la sterrata di destra, pi� ripida, che si segue fino alla prima curva. Prima di un gruppo di costruzioni, si lascia la strada e si inizia a seguire il percorso segnato. questo si tiene a destra ad un bivio, prosegue a mezza costa e poi in una valletta, e porta alla cisterna dell�Acqua Mezzavalle (1210 m). Attenzione a non bere: si tratta di acqua non sorgiva, utilizzata dal bestiame.
Si continua sul sentiero segnato, che prosegue per il fondovalle e raggiunge un bivio. Si lascia il sentiero di destra che conduce al Capreo e si sale alla Sella del Semprevisa (1335 m, 1.15 ore). Si piega a sinistra, e si prosegue fino alla vetta (1536 m, 0.45 ore). La discesa per questo itinerario richiede 1.15 ore fino a Pian della Faggeta.
Monte Lupone (1378 m) - da Montelanico per Campo di Montelanico e la cresta Sud
dislivello 610 m - tempo di salita 1,45 ore - tempo di discesa 1,15 ore - itinerario segnato (rosso) - carta IGM 159 IV NO (Montelanico)
Dei pianori dei Lepini, anche a causa delle cattive condizioni della strada di accesso, Campo di Montelanico � forse il pi� selvaggio e solitario: l�itinerario che sale da qui alla vetta di M. Lupone � il pi� breve in assoluto per questa bella montagna, e percorre una lunga dorsale da cui lo sguardo si allarga sulla Selva di Cori. L 'ultimo tratto di strada potr� indurre qualcuno ad allungare la camminata, parcheggiando prima del pianoro. In tutti i casi, occorre rifornirsi d�acqua in paese: non ci sono sorgenti n� sul pianoro n� lungo il sentiero.
Dal centro di Montelanico (297 m) si segue la strada che esce a sud est dal paese, traversa un ampio pianoro, passa accanto alle case di Pietrito (375 m) e poi inizia a salire il brullo fianco della montagna, con ampi tornanti. In questo tratto, esiste un sentiero segnato che utilizza invece le scorciatoie. Dopo una cisterna, la strada peggiora ulteriormente e porta al margine di Campo di Montelanico (757 m, 8 km e 2 ore, se a piedi, dal paese).
Il sentiero segnato traversa il piano, sale brevemente nel bosco, fino a raggiungere (970 m) Ia cresta spartiacque dei Lepini, boscosa in questo tratto. Si piega a destra, e la si segue interamente, senza possibilit� di errori, fino ad uscire allo scoperto nei pressi del piccolo valico (1250 m) dove arriva a sinistra il sentiero segnato che proviene dalla Selva di Cori. Un ultimo tratto ghiaioso, ad ampi gradoni, conduce alla vetta (1378 m, 1,45 ore). In discesa, sono necessarie 1,15 ore. E' anche possibile, dopo aver sceso il primo tratto di cresta, piegare a sinistra in direzione del margine settentrionale del pianoro. Numerose tracce di bestiame indicano la strada: alla fine si incontra una grossa mulattiera nel bosco (proviene da Campo di Segni) che porta in breve, verso destra, al punto di partenza (1 ora).
Monte Lupone (1378 m) - da Segni per Campo di Segni e il versante Nord
dislivello 540 m - tempo di salita 1,45 ore - tempo di discesa 1 ora - itinerario segnato (rosso) - carta IGM 159 IV NO (Montelanico)
Percorso interessante, non lungo, ripido per un tratto, che sale alla vetta pi� settentrionale dei Lepini attraverso una magnifica faggeta d�alto fusto. Alla base il Campo di Segni. un magnifico pianoro erboso punteggiato da capanne di pastori e popolato dal bestiame al pascolo. La vetta � un rinomato belvedere verso i Lepini, i gruppi maggiori dell�Appennino e Ia costa.
Da Segni (650 m) Si segue la strada per Roccamassima, che costeggia il versante settentrionale dei Lepini. Dopo 3,5 km, prima che inizi Ia discesa, si stacca a sinistra una strada asfaltata, che sale con ampie curve e prosegue poi, pi� scoscesa, tino ad affacciarsi sul pianoro di Campo di Segni, che si raggiunge con una ripida discesa. Qui (835 m circa) si parcheggia.
Si traversa il bellissimo pianoro erboso puntando all�imbocco di un valloncello sassoso, raggiungibile anche in auto per a sterrata che aggira a sinistra il pianoro. Si risale il vallone (segni rossi abbondanti) fin dove questo termina in corrispondenza di una crestina orizzontale (950 m circa). Qui si piega a destra, e si inizia a salire nella magnifica faggeta d'alto fusto, con percorso via via pi� ripido e faticoso. In alto il sentiero si sposta a sinistra, segue una crestina rocciosa, e poi si affaccia sul pianoro sommitale della montagna: la vetta pi� alta � pochi metri a sud, e si raggiunge in pochi minuti. Dalla cima (1378 m, 1.45 ore), magnifico panorama verso i Lepini e la costa.
Da Gorga alla Fonte S. Marino - l�accesso alla zona pi� tranquilla dei Lepini
dislivello 180 m - tempo di salita 0.45 ore - tempo di discesa 0.30 ore - itinerario segnato (bianco-rosso) - carta IGM 159 IV NE (Carpineto Romano)
In partenza da Gorga, arroccata a dominare Ia piana di Anagni, � possibile addentrarsi nell�angolo pi� tranquillo, intatto e piacevole dei Lepini. L�itinerario che dalla fresca Fonte S. Marino si inoltra in un complesso sistema di cocuzzoli e pianori � forse il pi� piacevole, in assoluto, del gruppo. La passeggiata fino alla fonte, lungo una strada sterrata trasformata in un discutibile "sentiero natura" � comunque Ia via di accesso obbligata: in tutti i casi, conviene proseguire brevemente fino ai pianori erbosi a pochi minuti dal fontanile.
Da Gorga (766 m) si torna per 500 m in direzione di Colleferro e Anagni, per imboccare una grossa strada asfaltata che traversa verso sud una zona di nuove costruzioni. Arrivando dalla pianura, il bivio � riconoscibile perch�, subito dopo, la strada inizia a scendere verso il vecchio centro del paese. Dopo circa 1 km, ancora in vista di Gorga, l�asfalto termina (790 m) presso un enorme serbatoio dell�acquedotto. Conviene senz�altro proseguire in auto, superando un primo tratto ripido, e continuando senza problemi. La strada traversa a mezza costa, raggiunge il Fosso delle Cannavine, e lo percorre fino a un secondo serbatoio (930 m, 3 km dal paese, 0.30 ore se a piedi dalla fine dell�asfalto), in una conca ai piedi di M. Pietracquare. Una ripida rampa impedisce il passaggio a quasi tutte le auto.
Si continua a piedi, superando la rampa e proseguendo a mezza costa con piacevole panorama sulla costiera che va dalla Cima Carpino al M. S. Marino. Si traversa il boscoso Fosso dell�Orso, si continua a mezza costa, e si raggiunge il fondo della Valle Canali a pochi minuti di distanza dalla Fonte S. Marino (1134 m, 0.45 ore dal Fosso delle Cannavine). Conviene senz�altro proseguire nella valle al di la del fontanile: pochi minuti di cammino portano ad una serie di magnifici pianori erbosi, ottimi per una sosta. In discesa, calcolare 0.30 ore fino al Fosso delle Cannavine, ed altrettanto, se a piedi, fino all�inizio della strada asfaltata.
Piano dell�Erdigheta (1198 m) e Monte Erdigheta (1336 m) - da Carpineto Romano per Pian della Faggeta
dislivello 550 m - tempo di salita 1.45 ore - tempo di discesa 1.15 ore - itinerario segnato (rosso) - carta IGM 159 IV SE (Roccagorga)
Itinerario piacevole, interessante e solitario nonostante le strade sterrate aperte con troppo entusiasmo, anni fa, nella zona. I boschi sono molto belli, il panorama dal M. Erdigheta � particolarmente interessante, il Piano dell�Erdigheta � ottimo per una piacevole sosta. Attenzione in caso di nebbia, nell�attraversamento del pianoro: il sentiero � per� segnato in maniera abbondante.
Da Carpineto Romano (604 m) si sale come detto all�it. come per il Semprevisa al margine di Pian della Faggeta (880 in). Si parcheggia, e si attraversa il piano seguendo il percorso della strada sterrata. Ad una netta curva, il sentiero segnato abbandona La strada, e continua a salire a sinistra di questa, per un canalone ripido ed evidente. Si incrocia per due volte La strada sterrata, e si continua fino ad un largo crinale, lungo il quale il sentiero prosegue fino ad affacciarsi sul Piano dell�Erdigheta (1198 m, 1.15 ore). Per rifornirsi d�acqua, � possibile seguire il valloncello che scende ad est dal pianoro e porta in breve alla Fonte di Valle Perti (1047 m, 0.30 ore a/r).
Per raggiungere La vetta di M. Erdigheta basta salire per pascoli in direzione della cresta spartiacque: la vetta � la pi� a destra (nord) delle due elevazioni secondarie sul crinale: prima di toccarla, si raggiunge il sentiero segnato che proviene da Roccagorga. Fino al punto pi� alto (1336 m) occorrono 0.30 ore dal pianoro. In discesa, calcolare 1.15 ore dalla vetta dell�Erdigheta a Pian della Faggeta.